“Senza lo Spirito Santo non c’è Comunione”

La solennità di Pentecoste è stata doppiamente festa per l’Unità Pastorale: i bambini delle nostre comunità che si sono preparati a questo dono hanno celebrato la loro Prima Comunione; padre Placido, nell’omelia, ha riflettuto sul legame tra queste due feste, parlando certamente ai bambini, ma anche, come sempre, a tutti. Ecco le parole del parroco:

“Cari bambine e bambini, eccoci qui a celebrare la vostra Prima Comunione, dopo la preparazione che avete fatto insieme, accompagnati dalle vostre famiglie e dalle catechiste. Adesso siamo arrivati al momento in cui Gesù si dona a voi nei segni del pane e del vino.

Il pane è una cosa semplice, ma è così necessario; e anche Gesù è semplice ed è così necessario per le nostre vite. Oggi siete la gioia dei vostri familiari, delle catechiste che vi hanno accompagnato e di tutta la comunità; ma chi gioisce più di tutti è Gesù, che può venire a stare con voi, tanto vicino come non ha mai potuto fare fino a ora, anche se sempre vi ha voluto bene e continuerà a volervi bene. Insomma, oggi si fa la Comunione con Gesù e Comunione vuol dire proprio diventare una cosa sola con Lui: questo è il dono grande della Messa.

Da dove ci viene questo dono? In generale alle Prime Comunioni il sacerdote è vestito di bianco, ma oggi indossa i paramenti rossi: perché? Rosso è il fuoco, rosso è l’amore, perché oggi è la solennità di Pentecoste, la festa dello Spirito d’amore, lo Spirito Santo; e quell’ostia consacrata che oggi riceverete ci viene dalla preghiera che il sacerdote fa sulle offerte proprio invocando lo Spirito Santo. Quando il sacerdote estende le mani sulle offerte i chierichetti suonano il campanello, perché in quel momento il sacerdote invoca lo Spirito Santo. Ecco allora da dove ci viene il dono dell’Eucaristia: senza Spirito Santo non ci sarebbe la Prima Comunione, senza lo Spirito Santo non ci sarebbe nessuna Comunione. Ma non solo la Comunione in chiesa: noi diciamo che lo Spirito Santo è Spirito d’amore, perché ogni volta che due o più persone si vogliono bene è lo Spirito Santo che interviene a far sì che si vogliano bene.

A questo punto capite bene come è importante che oggi preghiamo perché questo Spirito d’amore sia in tutte le nostre famiglie, ma sia anche in quella grande famiglia che è il mondo intero, che è tutta l’umanità: oggi noi non ci scordiamo di tutti i bambini che vorrebbero trascorrere come voi un giorno di festa, di armonia, di gioia e magari non lo possono avere o, peggio ancora, vivono un giorno di fatica e di sofferenza. Preghiamo e ci ricordiamo proprio di tutti, perché non vogliamo essere egoisti in questa gioia, sapendo che, quando si è davvero felici, allora si diventa generosi e si vuole che tutti stiano bene.

Tra poco rinnoveremo le promesse battesimali; adesso ognuno di voi, in silenzio, faccia una preghiera e chieda a Gesù di dargli la gioia dell’incontro con Lui, avendo tanta fiducia che Gesù vi accompagnerà sempre e viene oggi in voi per non lasciarvi mai più“.