“Questa è la festa per ritrovare la via del cuore”

Nella XV Domenica del Tempo Ordinario la comunità di Cagnò ha celebrato la sagra del Sacro Cuore di Gesù e il parroco ha sottolineato che è una festa per tutti, che deve ricordarci che è nel nostro cuore che parla il Maestro; ecco le parole di padre Placido:

“Festa del Sacro Cuore, festa della comunità cristiana non festa solo del paese: piuttosto è la festa della comunità cristiana che vive in Cagnò. Prima prendiamo consapevolezza di questo dovere che abbiamo, che è anche privilegio, ma che, se non diventa un servizio, resta solo un privilegio che non si fa dovere verso gli altri. Questa è la festa per ritrovare la via del cuore, perché quella parola che Gesù ha portato non è al di là del mare: se fosse al di là del mare i pesci ci precederebbero; e non è nemmeno nell’altro dei cieli: se fosse nell’alto dei cieli gli uccelli dell’aria ci precederebbero. Ma questa Parola è nella tua bocca e nel tuo cuore perché tu la metta in pratica.

Una fede cristiana che non percorre mai la via del cuore è una fede sterile, una fede cristiana che elogia le cose esterne, come anche la processione, ma non fa mai quella processione santa, l’unica e necessaria, che va dalla mente al cuore, è una fede destinata a sparire; e la comunità cristiana deve interrogarsi: stiamo percorrendo la via del cuore? Perché lo vediamo: la fede sta sparendo; anche se oggi siamo qui in tanti, poi lo sappiamo che quando c’è da faticare e da lavorare e da testimoniare… quanti ne restano? A far festa siamo tutti capaci, ma la via del cuore è la via di Gesù e per farcelo capire Gesù si è fatto mettere in croce e mentre stava spirando ha dato tutto quello che aveva e si è fatto aprire il cuore in due per darci l’Eucaristia! Quando sento cristiani che dicono che loro non ammazzano e non rubano (che poi anche questo è tutto da vedere…) e pensano di essere a posto, mi viene da pensare: il Signore ha dato la vita in croce perché potessimo celebrare l’Eucaristia, Gesù si è fatto spaccare il cuore a metà e tu pensi di aver fatto abbastanza perché ogni tanto fai un segno di croce e non uccidi? Ma lo capiamo quanto siamo lontani dal cuore di Cristo? Comunità cristiana, scendi dal pero! Comunità cristiana, comincia a vivere davvero, comincia a mettere in pratica la Parola! Un domani ci sarà chiesto conto e chi più ha ricevuto più dovrà rispondere!

Dove c’è un cristianesimo che va avanti da secoli dovremmo raccoglierne i frutti: i nostri padri, i nostri nonni, i nostri avi ci hanno lasciato luoghi sacri, immagini, testi, fede… e che cosa nasce da tutto questo? La montagna ha partorito il topolino e il rischio è quello di fare un giorno di festa e poi dimenticarci tutto… oggi è il tempo della conversione: lo vedete dove sta andando il mondo? Ho sentito tre radiogiornali questa mattina e solo il terzo ha finalmente detto che stanotte ne hanno ammazzati altri cento nella striscia di Gaza, perché i primi due non avevano detto niente… la vita non conta più nulla, basta stare dalla parte dei più forti, basta stare con i potenti che stanno massacrando il mondo! Quanti si schierano dalla parte del cuore di Cristo?

Quel dottore della Legge presentato nel brano di Vangelo di oggi aveva chiesto bene: cosa devo fare per avere la vita eterna? E il Maestro non risponde a caso, perché sa che quel dottore conosce la Legge, ma come la legge? È qualcosa che riguarda gli altri, che riguarda solo i preti? Quel dottore della Legge diede una risposta giusta, di cui però non conosceva il significato: ‘Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza, e il prossimo tuo come te stesso’: sono tre amori, ci è chiesto di amare in tre modi e l’ultimo amore e quello più disatteso: amare se stessi, volersi bene. Quando ci comportiamo da persone egoiche, egoiste, quando tutto ciò che conta è aumentare il conto in banca, quando la preghiera vera del cuore non ha più posto vuol dire che non ci vogliamo bene, perché per i tre giorni che stiamo qua facciamo gli splendidi, mentre nell’eternità cosa faremo? Alla fine il problema è questo: finisce tutto qui con la chiusura degli occhi oppure quando li chiudi qui subito li riapri in un’altra realtà? Quella realtà è eterna per chi vuole vedere e ci sono miliardi di indicazioni che questo è vero, come quando il bambino è nella pancia della mamma e magari si chiede: c’è un’altra vita dopo? Magari il bambino pensa che sia tutto lì e invece c’è un’altra vita, anzi esci dalla pancia della mamma per cominciare a vivere; e tu percorri la vita vera terrena per arrivare a vivere la vita celeste e come hai fatto il primo passaggio farai anche il secondo e se non ne sei consapevole allora il Maestro usa parole forti: va’ e fai anche tu lo stesso!

È tempo di sentirsi convocati in prima persona: sto vivendo il dono che il Signore mi ha messo nel cuore o uso solo scuse per non farlo, tirando in mezzo il prete che non è capace e la Chiesa che sbaglia e le ricchezze del Vaticano? Facciamola finita! Ce l’hai nel cuore questa legge: ascolta! Fai la processione santa che va dalla mente, che mente e si lamenta con lamentele e menzogne, e vai al cuore! Se tutto il mondo sbaglia e si sta perdendo tu vai al cuore, perché lì vive il Maestro! È importante, perché sì, c’è tempo, ma – credete – non c’è più tanto tempo: il mondo sembra aver preso una via veramente pericolosa. I cristiani devono essere splendenti come luce, ma essere luce costa e non puoi andare dietro a tutti i tuoi interessi e poi sperare di essere una persona di luce, perché oggi essere onesti costa, oggi cercare di essere retti costa, oggi cercare di non approfittarsi di tutto costa.

Chiediamo la forza della Parola e del Pane e del Vino, chiediamo di onorare il Cuore Sacratissimo di Gesù con le opere buone, con la vita, facciamo del bene e cerchiamo di conservare la vera tradizione, la fede che ci hanno trasmesso, perché questa fede va conservata, questa fede deve camminare per le vie del paese. Questa fede la comunità cristiana è chiamata a donare a tutta la comunità umana, della quale deve avere grande rispetto, ma consapevole che oggi è la festa di chi ha fede. Facciamolo anche per i nostri amici coscritti che sono qui; penso che nel cuore di ogni papà e di ogni mamma e di ogni nonna e nonno ci sia la domanda: che mondo stiamo lasciando a questi ragazzi? Io di sicuro ho trovato un mondo migliore di quello che vedo ora: la mia generazione ha lavorato per lasciare un mondo migliore o lascia un mondo a pezzi, in una guerra mondiale a pezzi che adesso si stanno saldando?

Dobbiamo pregare di essere desti e consapevoli. Chiediamo al Maestro, che ha aperto il suo cuore per accogliere tutti, di metterci nel cuore questa fede e questa speranza e questo amore, amore per se stessi e amore per il prossimo e amore per Dio; chiediamo a Gesù di percorrere la via del cuore, che è la via del perdono e della pace“.