
Nella XVI Domenica del Tempo Ordinario la comunità di Revò ha festeggiato la propria patrona, la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo. Nell’omelia della Messa solenne il parroco ha parlato ai coscritti 2006, speciali protagonisti della festa, ma come sempre, parlando a loro, ha parlato a tutti; ecco le parole di padre Placido:
“Care ragazze e cari ragazzi, le parole ‘coscritto’ e ‘coscrizione’ evocano tante cose; oggi voi vivete un giorno che resterà nella vostra memoria: l’ho capito ascoltando i vostri papà e le vostre mamme e alle volte i vostri nonni, che ricordano il giorno della costrizione. Essere coscritti vuol dire avere il proprio nome scritto insieme a quello di altri; rievoca anche cose del passato, quando uscivano le coscrizioni per la visita di leva, ma oggi, grazie a Dio, evocano anzitutto solidarietà, stare insieme: essere nati lo stesso anno significa essere chiamati insieme a qualcosa di bello, cioè a vivere la vita, vivere la vita in pienezza, vivere la vita nella sua bellezza, vivere la vita con generosità.
Cari ragazzi, questo giorno è un giorno in cui prendere consapevolezza: riusciamo a vivere pienamente solo quando siamo pienamente consapevoli. Non lasciate che la vita vi scivoli addosso, non lasciate che qualche delusione o qualche errore vi tolga la passione nella vita. Siete grandi e forti, ma a volte siete anche molto fragili. Ci sono vostri coetanei che rinunciano a essere presenti, scappano, si rinchiudono, vivono una vita marginale, una vita artefatta, non vivono più la realtà. Oggi è il giorno per dire: voglio vivere la mia vita con tutta la forza di cui sono capace, con tutto l’impegno, con tutta la gioia e la generosità.
In questa festa ci viene ricordato che Gesù ci ha dato una Madre, ci vuole bene e ci vede per quello che siamo: lo sa che siamo fragili, lo sa che abbiamo bisogno di aiuto, lo sa che alle volte la vita sa essere severa. Ma allora Gesù non ti dice di arrangiarti, ti dice: ti do una Madre, ti do una Madre che stia sempre con te, ti do una Madre perché tu abbia sempre quell’abbraccio che ti manca, ti do una Madre perché solo le madri sanno vederci così come siamo e immaginare nel cuore tutto ciò che possiamo diventare. La Madre ha sempre fiducia nei suoi figli, anche quando avessero sbagliato e quanto più possiamo sbagliare, la Madre è sempre qui e vicino alla Madre troverete sempre un luogo di perdono, di misericordia, di incoraggiamento e di gioia. Non lasciate che la gioia sia lontana dal cammino della vostra fede: se la fede e la gioia non camminano insieme, ma prendono strade divergenti, prima o poi non avrete più una vita di fede e non avrete più nemmeno una vita di vera gioia; forse avrete dei piaceri nella vita, ma i piaceri della vita non sono la gioia del vivere. La gioia della vita è quando ti senti coerente con la verità che porti dentro ed essendo coerente con te stesso cerchi di essere te stesso nel modo migliore possibile; allora sei felice, allora senti che il Signore è dalla tua parte per realizzare questo progetto e allora riesci anche ad affrontare qualunque cosa. Diceva Nietzsche: ‘Chi nella vita ha chiaro il perché accetta quasi ogni come’; vuol dire che se hai una motivazione forte, le circostanze della vita cambiano, ma non cambia la tua determinazione e non sei mai così determinato come quando credi che dalla tua parte c’è una Madre che ti aiuta, perché allora vai al di là di te.
Non fermatevi a voi stessi! Una frase bellissima del Cristo, riportata nel Vangelo apocrifo di Tommaso, dice: ‘Siate transeunti, andate al di là di voi stessi’. Sappiatevi trascendere, perché la vostra misura non siete voi stessi, la vostra misura è l’infinito amore di Dio! Misuratevi con questo, perdetevi in questo e allora saprete anche vivere amori forti: la vita è incontrare l’amore, la vita è donare amore, la vita è invocare l’incontro con la persona con cui realizzare qualcosa di grande; sappiate avere fiducia in questo, non accontentatevi di brevi storie, non accontentatevi di incontri occasionali. Ragazzi, la vita è così preziosa perché abbiamo solo questa e in questa forma e allora è importante viverla bene, non credete a chi dice che oramai i tempi sono troppo difficili, che oramai i giovani non hanno prospettive: questi profeti di sventure lasciateli andare, il Signore è Dio oggi così come lo è stato sempre e il Signore Dio oggi con voi fa un patto: se gli sarete vicini, Lui sarà vicino, se vorrete aiutarvi, Lui vi aiuterà, se voi sarete capaci di perdonare, Lui vi perdonerà, se sarete capaci di avere fiducia, Lui sarà il vostro orizzonte infinito. C’è uno spazio immenso in cui abitare: scopritelo dentro di voi e testimoniatelo fuori!
Siate presenti in questo momento, siate presenti a quello che celebrate oggi, siate presenti a questa Messa, il dono dell’Eucaristia, siate presenti nel momento del dono dello scapolare, siate presenti nel nostro camminare insieme con la Madre. Dio è sempre dono e la vita ci dà sempre di più di quello che meritiamo, perché il solo essere qui a respirare, il solo essere qui in questa chiesa bellissima ed essere circondati dall’affetto di persone che vi vogliono bene è un dono impagabile. Le cose preziose della vita non si possono comprare coi soldi: cominciate a farvi la vostra scala di valori, certo che i soldi servono, ma le cose più preziose della vita sono in un istante, in un’intuizione, in un momento in cui vi sentite soli e per voi c’è il sorriso di una persona amica; ciò che è essenziale non lo puoi comprare, è tutto dono. Vivete col cuore aperto, non lasciatevi deludere, perché le delusioni accadono, ma non lasciate che siano la cifra del vostro cammino! C’è troppa gente che cammina col cuore chiuso e che ha sempre una scusa per comportarsi male, ma non ci ha insegnato questo il Maestro: il Maestro ha dato il bene anche quando gli avevano fatto tutto il male possibile. Congiungetevi alla fonte della bellezza e della verità, potete farlo dentro di voi. Prendetevi qualche istante di silenzio e ringraziate il Signore per questo giorno bellissimo”.