“Maria Immacolata fa sbocciare un fiore in pieno inverno”

Ha preso le mosse dal Vangelo l’omelia che il parroco ha tenuto nelle Messe della solennità dell’Immacolata.

“‘L’angelo partì da lei’: l’angelo parte, e così inizia una storia nuova, quella che nasce dal ‘sì’ della Madre”, ha esordito padre Placido.

Questa storia, ha spiegato, è quella di “un’umanità smarrita, peccatrice, confusa, dove gli uomini si danno la colpa l’uno con l’altro”; un’umanità che però trova il riscatto proprio in Maria: “La Madre resta turbata, come sempre accade a chi incontra Dio e riconosce la propria fragilità; ma insieme ci offre una via, quella di seguire un disegno più grande, una logica più grande, un amore più grande, dove ogni cosa trova il proprio senso”.

Infatti, ha detto il parroco, “c’è un unico filo d’oro che collega i nostri progenitori alla nostra vera Madre, e in questo filo tutto trova un senso”. Questo senso è quello dell’affidarsi, perché “la pace del cuore non è capire tutto, ma fidarsi del disegno misterioso di Dio”.

Dal sì di Maria, dalla sua fede, dobbiamo secondo padre Placido ripartire: “Quella dell’Immacolata è una festa che fa sbocciare un fiore in pieno inverno, perché ci dice che a Dio tutto è possibile, e noi vogliamo collaborare a questa infinità possibilità!”.