“Nella nostra fede Dio cerca noi e si fa vicino”

Nella Quarta Domenica d’Avvento l’accensione delle candele si completa, la corona è pronta. Ma noi siamo pronti? Noi vogliamo che venga davvero Natale? Questo si è chiesto padre Placido nella sua omelia, dialogando in particolare con i bambini e ragazzi della catechesi. Ecco le parole del parroco:

“Si è accesa la quarta candela d’Avvento, la luce si è fatta piena, ormai la nostra Corona d’Avvento ci parla chiaramente ed è come se ci dicesse: io sono pronta, io sono tutta accesa; e tu? Questa corona, che ci ha accompagnato per tutto l’Avvento, chiede a noi: ma tu sei pronto? hai acceso il tuo desiderio? Quando deve arrivare qualcuno, se davvero lo desidero faccio in modo che quell’incontro avvenga, che quella cosa succeda. Allora è come se la corona d’Avvento ci dicesse: hai acceso davvero il desiderio del Natale? aspetti davvero il Natale?

A Natale succede quello che abbiamo letto nel Vangelo: nascerà l’Emmanuele. Cosa vuol dire Emmanuele? È una parola ebraica che significa ‘Dio con noi’. Ma cosa vuol dire che Dio è con noi? Significa che è dalla nostra parte, Dio ci è vicino. È importante. Ogni tanto scoprono una grotta antichissima dove ci sono evidenze che ci siano stati degli esseri umani, magari diecimila anni fa o anche di più; e ogni volta che trovano una presenza umana sempre trovano anche dei segni di religione, ogni volta che compare la vita umana da qualche parte, sempre stavano pensando a Dio. Allora per migliaia di anni gli uomini hanno cercato di capire chi era Dio e di trovarlo; poi arriva Gesù e dice: sono io che vengo a cercare voi, io sono il Dio con voi. Tutte le fedi cercano Dio, nella nostra fede Dio cerca noi e si fa vicino.

Questa è la nostra fede, la stessa fede di Giuseppe. L’abbiamo sentito: Giuseppe aveva pensato di dire a Maria: se tu dovessi avere qualcun altro io mi faccio da parte; ma poi il Signore, attraverso il suo angelo, gli parla nel sogno. San Giuseppe, così santo, aveva un’idea e si chiede: chissà se Dio è d’accordo… e allora l’angelo, nella notte, gli spiega cosa deve fare. Anche a noi, quando sinceramente chiediamo a Dio come fare una cosa, se abbiamo una coscienza sincera il Signore ci farà capire quello che è bene e quello che è male. Infatti non basta avere l’idea di fare una cosa; prima bisogna chiedersi se è bene o male. E se non si è sicuri si chiede aiuto al Signore. Purtroppo, alle volte, pur sapendo cosa è il bene, poi non lo facciamo. San Giuseppe, invece, sapendo cosa è il bene, l’ha fatto.

È grazie a san Giuseppe che anche quest’anno possiamo celebrare il Santo Natale. Fermiamoci allora un momento, pensiamo alla luce che abbiamo acceso e ci illumina in questa settimana che ci porterà al 25 dicembre, quando il giorno ricomincia a crescere, la luce riprende forza sulle tenebre perché viene Gesù, la luce del mondo. Mettiamo tutto nel cuore di Gesù, che è l’Emmanuele, il Dio con noi”.