Nella XIV Domenica del Tempo Ordinario si è celebrata la festa del Sacro Cuore a Cagnò e padre Placido, partendo dalla devozione al Sacro Cuore, ha offerto una sua riflessione sul rapporto quotidiano che la fede richiede, l’unica vera devozione da coltivare sempre. Ecco le parole del parroco:
“La festa del Sacro Cuore è sempre un momento di verifica, certamente dei rapporti fraterni dentro questa comunità che lo ha per patrono, ma è anche anzitutto una verifica del nostro rapporto personale con il Signore. È incredibile come noi coltiviamo così poco questo rapporto personale con il Signore! Se avessimo modo di conoscere qualche persona davvero importante e famosa e celebre, magari un grandissimo politico o un grande attore, come faremmo di tutto per mantenere vivo questo legame! E quando conosciamo Colui che è il Dio della vita e Signore della storia, Colui nelle cui mani tutti siamo, alle volte siamo totalmente dimentichi di questa conoscenza… dovremmo sentirci onorati di conoscere il Cristo al punto tale da considerare come sciocchezze tutte le altre conoscenze mondane!
I Santi non tengono in nessun conto il rapporto con le persone ricche e potenti, perché hanno conosciuto Colui che è infinitamente ricco e potente, il Signore Dio. Ma perché nessuno si illuda e non finiamo per trattare anche Gesù come uno dei grandi di questa terra – perché anche iniziando a seguire Gesù si può poi finire per cercare il potere e gli onori e i soldi e il prevalere: il potere di questo mondo è purtroppo anche dentro la Chiesa, dove fioccano cariche e prebende… attenzione: il nostro Maestro dice che solo chi è piccolo può conoscere la via; e quando Gesù parla della piccolezza intende la consapevolezza della piccolezza: non sono gli uomini a doverci dire se siamo grandi o piccoli, ma il Signore Dio ci dice: tu sei piccolo nel momento in cui non fai più affidamento su te stesso, ma cominci a confidare in me e nella mia bontà.
Quanta serenità, quanta pace, quanta capacità di ripartire, quanta forza di superare le difficoltà ci viene dall’amore del Sacro Cuore di Gesù, perché è quel tipo di amore in cui devi solo essere piccolo e non grande. Non ci viene chiesto di essere atleti della spiritualità: chi ne sarebbe capace? Ci viene solo chiesto di essere piccoli in modo tale che ricorriamo a Lui perché ne abbiamo bisogno. E se qualcuno pensasse di avere una grande devozione, ma poi fosse sempre dimentico del Signore Dio e magari così, quasi per sbaglio, una volta l’anno gli venisse in mente che c’è la sagra del Sacro Cuore, ebbene questa non sarebbe proprio una falsa devozione? E non sarebbe quasi un modo per prendere in giro il Signore Dio? Proprio Lui, che tutti i giorni – come dice San Francesco – per la sua infinita cortesia mette a disposizione la luce e l’aria e l’acqua e il sereno e ogni tempo! Diciamocelo: troppo spesso la nostra fede è stata tiepida, misera, all’ultimo posto; la fede sarà l’unica cosa che resterà quando concluderemo questo breve pellegrinaggio terreno e spesso purtroppo è l’ultima cosa di cui ci ricordiamo…
Ma il Signore continua a dircelo: ‘Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi’; anche se vedi che la tua fede è una miseria, anche se ti sei comportato male, anche se hai sbagliato tanto non devi dubitare del suo amore e della sua bontà. Ma questo affidarsi a Lui dev’essere fatto con sincerità, perché rischiamo sempre di raccontarci frottole; e invece ci vuole sincerità, cioè consapevolezza di dove ti trovi. Nei giorni scorsi abbiamo fatto un bel pellegrinaggio attraverso la via Francigena, tra chiese e santuari, a Siena, San Gimignano, Pontremoli, Monteriggioni e altri paesi: tutti posti meravigliosi, tutti luoghi stupendi e tutti in alto; ma prima di arrivarci era necessario sapere una cosa: dove mi trovo? dove sono in questo momento del mio pellegrinaggio? dove sono in questo momento della mia vita?
Allora oggi ascoltiamolo il Maestro: anche se siamo tanto indietro, anche se abbiamo sciupato tante occasioni di grazia, mai dobbiamo temere! La sua Parola dice: hai sbagliato tutto? Vieni a me! Hai fatto tutto perfettamente? Vieni a me! Ma tieni sempre il cuore piccolo! Non sentirti mai a posto! Com’è bella questa devozione: la devozione al Sacro Cuore è il cuore di tutte le devozioni. Chiediamo al Sacro Cuore di metterci nel cuore questa divina consapevolezza e di trovare, come singoli e come comunità, la forza di una fede quotidiana e sincera”.