Nella Quarta Domenica del Tempo Ordinario il brano Vangelo proposto dalla liturgia è quello in cui Gesù entra nella sinagoga di Cafarnao e inizia a insegnare. Da qui ha preso le mosse l’omelia di padre Placido, con queste parole:
“Ci troviamo oggi davanti a questo bel Vangelo, questa buona notizia: Gesù entra nella sinagoga, entra in quel luogo di preghiera, così come noi oggi siamo in questo luogo di preghiera. Ma il vero luogo di preghiera è il nostro cuore e il Signore entra nel nostro cuore, nella nostra interiorità.
Entrato nel luogo di preghiera Gesù insegna e insegnando mostra la sua autorità, ma meglio sarebbe dire che mostra la sua autorevolezza. Autorità è l’atteggiamento di chi vede riconosciuto questo potere da altri, magari perché possiede un certo grado, perché ha avuto una piccola promozione a un piccolo servizio e allora lo mettono poco poco al di sopra degli altri – anche se il servizio dovrebbe metterlo piuttosto sotto – allora comincia a parlare in modo autoritario, dice quello che bisogna fare; invece la persona autorevole è colei che parla non perché altri gli hanno dato il potere, bensì, essendo autenticamente se stessa, parla con quella forza che viene dal cuore e dalla vita. Dunque Gesù era autorevole perché la sua vita spiegava ciò che le parole indicavano.
Abbiamo bisogno di un Maestro autorevole, perché è fin troppo facile essere autoritari e anzi spesso meno si è autorevoli più si diventa rigidi e autoritari. Così il Signore Gesù ci insegna che il nostro valore non sta nell’imporre, bensì nel mostrare e proporre con la vita. Questo Maestro che entra in noi è colui che libera dal male: ‘Che vuoi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so che tu sei il Santo di Dio’ dice il demonio a Gesù… ma com’è che Satana sa tutto? Com’è che conosce il catechismo meglio di noi? Eppure non riesce a fare un piccolo atto di amore… attenti a quella religione che procede dal sapersi istruiti, dal pensare che siamo a posto: Satana sa più di noi e resta un demonio! Si può essere molto esperti di religione ed essere dei veri demoni: se guardiamo cosa hanno fatto certi uomini di religione nella storia dell’umanità possiamo affermare che erano autentici demoni e ancora oggi le religioni non hanno esaurito la loro carica di fanatismo e di violenza e il Signore ce lo sta indicando in Terra Santa, che diventa il luogo della massima sopraffazione…
I demoni sanno, ma non sanno amare. E la verifica è tutta lì: la tua autorevolezza procede dalla quantità di amore che metti nelle cose che fai, non nelle cose che sai o dici. Allora chiediamo che il nostro Maestro entri in noi e sia accolto come in quella piccola sinagoga a Cafarnao, i cui resti in pietra lavica sono ancora visibili. Quella piccola sinagoga accolse Gesù, così il vero luogo di culto che è il nostro cuore accolga il Signore Gesù come vero Maestro e autentico guaritore”.