“Preparare il Natale significa fare spazio a una vita piena”

La Terza Domenica d’Avvento, detta ‘Gaudete’, è la domenica della gioia. Ma cos’è la gioia? Qual è la gioia vera? Su questo ha riflettuto padre Placido nell’omelia; ecco le sue parole:

“Siamo arrivati alla terza tappa del cammino verso il Natale e questa tappa, questa domenica, è quella della gioia, ‘Gaudete’. San Paolo dice: ‘Siate sempre lieti nel Signore. Ve lo ripeto ancora: siate lieti’.

Usiamo questi pochi minuti per sperimentare questa gioia, trovare un motivo di gioia dentro di noi. Attenzione: non cerchiamo fuori, cerchiamo dentro di noi. E come si fa a stare dentro di noi? Basta seguire il respiro: il respiro scende e sale ed entra e pervade tutto il corpo. Basta essere esserne un po’ consapevoli. Posso respirare questa gioia che è un dono del Signore. E di cosa è fatta questa gioia? Questa gioia è fatta della serena consapevolezza che, nonostante tutti i nostri limiti, stiamo seguendo il Signore. Non troveremo motivi di gioia al di fuori di questo: nella tua volontà, Signore, è la nostra gioia.

È inevitabile che ci siano prove e fatiche e sofferenze finché siamo in questo pellegrinaggio; ma se ci fermiamo adesso per un istante nella casa del Signore possiamo dire: Signore, tu sei la mia gioia, ho fiducia in te, niente per te è impossibile, tutto si risolverà, tutto avrà un senso, anche se ora io non lo comprendo. Ecco un modo per entrare nella gioia vera. Perché le gioie del mondo passano, ma se la nostra gioia si radica nel Signore allora entriamo in un atteggiamento profondo di gratitudine e di pace e di benevolenza. Una persona che sia così pacificata può rispondere all’invito dell’apostolo: ‘La vostra amabilità sia nota a tutti, il Signore è vicino’.

Il Signore è sempre con noi, ma noi non sempre siamo con lui. Allora questi pochi istanti servono per farci avvicinare a Dio; non è Dio che è lontano, non è lui che non vede, non è lui che sta sbagliando… siamo noi che lontano da lui ci sentiamo sbagliati e per questo diventiamo anche arrabbiati e perdiamo la pace. Allora ci affidiamo ala parola forte anche del Battista: preparare la strada, andare incontro a quel Gesù che dice: ‘Sono venuto perché abbiate vita e abbiate una vita piena’. Preparare il Natale significa fare spazio a una vita piena. Stiamo spesso vivendo vite ritagliate da altri, progettate da altri. Entriamo nella vita vera, trovando in noi le sorgenti della pace e della gioia. Ci fermiamo un attimo e sentiamo di fare fisicamente spazio al Signore che viene e lo riconosciamo come sorgente della nostra pace e della gioia vera”.