“Riscopriamo il senso del deserto!”

Il protagonista della Seconda Domenica d’Avvento è Giovanni Battista, annunciatore della venuta del Signore nel deserto, e proprio il deserto è stato il cardine dell’omelia di padre Placido; ecco le sue parole:

“È una voce profetica rafforzata quella che ascoltiamo: quando un profeta come Giovanni Battista cita un altro profeta, Isaia, i due più grandi profeti insieme diventano una voce che non si può non ascoltare.

Eppure è una voce che grida nel deserto; è quasi un proverbio, ‘gridare al deserto’: cosa gridi a fare se è deserto? Ma nessuno ode questa voce se non nel deserto, il luogo che era stato per Israele il tempo del cammino, dell’uscita dalla prigionia del faraone: per togliere Israele dall’Egitto bastò la forza di Mosè, ma per togliere l’Egitto del cuore degli Israeliti ci vollero quarant’anni di cammino, ci volle il deserto. Non basta un profeta, non ne bastano nemmeno due se uno non decide nel suo cuore il santo viaggio, se non si incammina sulle vie di questo deserto.

Anche oggi questa voce scende e cerca persone che si siano affrancate da quei rumori, da quelle abilità, da quelle gelosie, da quelle cupidigie, da quei rancori che ci schiavizzano: mettiamoci tutto ciò che fa rumore nel nostro cuore. Allora così, liberati, cominciamo a udire la voce ed è una voce piena di speranza. Certo è una voce esigente: preparate la via al Signore, raddrizzate le vie, colmate i burroni, abbassate le montagne.

Dando valore spirituale a tutto questo, cosa significa per me concretamente? Cosa mi separa da Dio, dal bene? Quale montagna mi impedisce di vederlo? Normalmente la montagna è quello dell’orgoglio, sono gli ego: ovunque mi giro vedo sempre me stesso. Finché non tolgo questa montagna non posso cogliere il volto dell’altro, del fratello e della sorella.

La promessa è grande ed è una promessa profetica rafforzata: ogni uomo vedrà la salvezza di Dio; il testo originale dice ‘ogni carne vedrà la salvezza di Dio’ e quando la Bibbia parla di carne non intende la nostra parte flaccida, bensì la nostra parte ferita, la parte debole, la parte che arranca, che fa fatica. Dunque se c’è una fatica in questo Avvento, se c’è una debolezza, se riconosciamo i nostri bisogni, la nostra inferiorità, noi vedremo il volto del Salvatore. Portiamoci nel cuore questa profezia rafforzata: è tempo di avere fede!

Questo è veramente un Avvento in cui riscoprire il senso del deserto: chi si espone a ogni voce, a ogni vento di dottrina, non avrà pace, non avrà salvezza. Bisogna mantenere ferma la volontà determinata per andare incontro al Signore che viene. Il deserto diventa sempre simbolo e immagine del grande altro cammino che stiamo facendo: seguire il volto di Dio. Ti accompagnano i profeti: deponi la veste, deponi la finzione, rivestiti di splendore e di gloria.

Però attenzione, perché in questo deserto portiamo i segni di una gloria che non è nostra, non dipende da noi: glorioso è colui che cammina nel deserto, che va verso la meta con tutta la sua povertà, perché così splenderà di una luce che non è sua, bensì una luce che gli è data. Per questo il profeta Baruc invita: avvolgiti nel manto della giustizia di Dio, perché da lui vengono misericordia e giustizia.

Misericordia e giustizia insieme, perché solo la nostra povertà può contrapporle: chi conosce i veri miseri sa che essi non chiedono altro che giustizia; i ricchi e i potenti chiedono sempre privilegi: siccome sono ricchi non gli basta, vogliono anche i privilegi; ma i miseri chiedono solo giustizia, che gli si dia quello che è dovuto e necessario. Allora vedete che misericordia e giustizia sono intrecciate potentemente: la persona davvero giusta è anche misericordiosa, perché è giusto avere pietà di chi ha di meno, di chi è in difficoltà.

Misericordia e giustizia sono il volto di quel bambino che stiamo attendendo. Mettiamoci sul serio su questa via! È una via di deserto e certo è faticoso camminare nel deserto, perché vorresti sempre essere circondato da molti. Siamo in pochi e nelle difficoltà, ma si va verso il Signore!

La Madre, che festeggeremo tra pochi giorni con una festa meravigliosa, ci accompagni, ci incoraggi, ci conforti! Questa è la via perché Lui è la via!”