A Cloz la Madonna Assunta è co-patrona del paese: una delle chiese è dedicata proprio a lei. Dopo il Triduo e la Messa festiva, allora, alla sera del 15 agosto si è tenuto come ogni anno il rito del Lucernario, cui è seguita la processione con la statua della Madonna portata a spalla dai coscritti 2004. Ecco le parole che padre Placido ha rivolto ai coscritti, ma in realtà, come sempre, a tutti:
“Care coscritte e cari coscritti, il Vangelo che abbiamo letto racconta un episodio di festa: un matrimonio. Ai tempi di Gesù il matrimonio era per molti l’unica occasione per mangiare in modo lauto e anche per bere. Questa era dunque una festa attesa, desiderata, ma qui, a Cana, diventa segno dell’attesa di una festa più grande, quando, insieme finalmente al Signore, saremo pienamente gioiosi e non avremo più paura di sbagliare.
Da giovani si ha tanta paura di sbagliare le scelte, ma le nozze di Cana ci dicono: affidati a quella Madre che indica il Figlio. La Madre, di fronte a un apparente diniego di Gesù, quando anche noi avremmo detto ‘Ci vorrebbe un miracolo’, allora la Madre dice: ‘Tutto quello che vi dirà, fatelo’. Continuamente sentiamo di Madonne che appaiono e dicono questo e quello… ma nel dubbio torniamo alle parole certe di Maria che riporta il Vangelo: fate tutto quello che ha detto Gesù. Perché Gesù apre la strada: fa riempire di acqua sei anfore di pietra, il numero dell’imperfezione. Si parte da un dono imperfetto, che è quello che facciamo noi portando noi stessi a Gesù; ma dal sei dell’imperfezione si passa alla perfezione del sette e questo può accadere solo per la presenza del Cristo, l’anfora benedetta dal Padre che dona il vino buono del Vangelo e trasforma anche le altre anfore. Portando la nostra imperfezione al Signore attraverso Maria la nostra imperfezione viene trasformata in qualcosa di bello, grande. Sempre con pazienza, costanza e l’umiltà e la fiducia totale di Maria, sempre, dalle scelte più piccole a quelle più grandi.
È questa Madre che benediremo e loderemo ancora nella processione, lei, che è bellezza nel senso che è esattamente ciò che è, è in profondo contatto con la verità di se stessa. Tutta la bellezza è semplicemente purità, togliere ciò che è di più, far emergere la pura essenza. E quando siamo puri e belli siamo semplicemente noi stessi nella forma migliore.
Qui si apre un cammino di crescita, anche il vostro cammino, care coscritte e cari coscritti. La Madre vi garantisce che accompagnerà la vostra crescita. Preghiamo Maria che anche la comunità favorisca questa crescita e chiediamole di benedirci e aiutarci e proteggerci”.