Nella XXXI Domenica del Tempo Ordinario, anche Giornata del Ringraziamento, Gesù nel Vangelo ammonisce a non chiamare nessuno padre o maestro o rabbì e nel dire questo, ha riflettuto padre Placido, il Cristo fa piazza pulita di tutti i sistemi religiosi e quindi fa meditare anche noi. Ecco le parole del parroco:
“Il Vangelo è sempre qualcosa di straordinario, perché è vivo e quindi dentro ci trovi la tua vita. E leggendo queste parole mi sono accorto che qui il divino Maestro, il Signore Gesù, colui al quale dobbiamo la vita, la speranza, la fede, colui al quale dobbiamo tutto, qui per la prima volta Gesù mette fortemente in crisi tutti i sistemi religiosi.
Qui infatti Gesù ammonisce a non chiamare nessuno padre né rabbì né maestro, che nessuno sia sopra gli altri perché siamo tutti fratelli e dobbiamo farla finita di caricare pesi sulla gente, proprio noi che non li toccheremmo nemmeno con un dito. Gesù sta facendo una critica feroce a tutti i sistemi religiosi, anche il nostro: certamente la Chiesa Cattolica nasce da Gesù, ma come si allontana da Gesù! Noi che abbiamo avuto santi grandissimi, noi che abbiamo la Parola, noi che abbiamo l’Eucaristia… eppure come è difficile destrutturare tutto per restare in quella nuda semplicità di un Dio che si fa bambino! Se noi avessimo davvero capito che Dio si è fatto bambino non potremmo ogni sera trangugiare serenamente immagini di bambini massacrati! E sicuramente non li avremmo massacrati in passato e non li massacreremmo ora! Non lo faremmo perché questa fede nel Dio che si fa bambino fa piazza pulita di tutte le sovrastrutture religiose: infatti cosa c’è di più semplice, di più umile, di più povero di un bambino che ha bisogno di aiuto?
E invece proprio lì, in Terra Santa, proprio lì dove il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua tenda in mezzo a noi, proprio lì dove si manifestò la sua gloria di unigenito del Padre, proprio lì in questi giorni le grandi religioni della terra si massacrano! E le grandi nazioni cristiane mandano forse ogni tanto un camioncino con qualche aiuto… è così che noi cristiani incidiamo su questo mondo? I sistemi religiosi hanno creato chiese e palazzi e strutture e commissioni, ma dove sta la nudità del nostro Dio? Chi è capace di stare solo con Dio? Chi non ha bisogno di sentirsi chiamare rabbì, di farsi vedere in piazza e di essere chiamato maestro? Ipocrisia e vanità e potere sono i grandi mali di tutti i sistemi religiosi!
Ma allora cosa resta? Ti resta il Cristo, parti da Lui, partiamo da Lui! Il Cristo dice di essere venuto a servire: questa la via; non servirti di Dio o dei poveri per fare carriera, per fare strada, bensì fai strada a Dio, fagli spazio, smettila di metterti sempre sul piedistallo. I sistemi religiosi sembrano fatti apposta per farti agognare una carriera, per farti salire, un monsignore di qua e un’eccellenza di là… ma noi siamo figli di un Dio che serve e serve facendosi piccolo e povero e umile!
È tempo che le religioni si convertano, perché se non impariamo la lezione per cui chi si umilia sarà esaltato, allora saranno guai, perché ogni superbia sarà mortificata: Agostino diceva che se tu ti accusi Dio ti scusa, ma se trovi un sacco di scuse sarà Dio ad accusarti… affidiamoci a questo Dio venuto per servire e chiediamo di essere una comunità che ha imparato dal suo umile Maestro la via umile del servizio“.