La Terza Domenica del Tempo Ordinario è la Domenica della Parola di Dio e così alla Messa con le famiglie di catechesi il parroco ha intronizzato la Parola e sulla Parola ha riflettuto, partendo ovviamente dalla Parola del giorno. Ecco le parole di padre Placido:
“Abbiamo intronizzato la Parola, l’abbiamo messa al centro e vicino vi abbiamo posto due candele, come a dire che la Parola va messa al centro della vita e la fede va mantenuta accesa, perché altrimenti quella Parola non la leggiamo e non la capiamo più. Quello che abbiamo fatto all’esterno, cioè mettere al centro la Parola, adesso dobbiamo farlo all’interno del nostro cuore: nel nostro cuore c’è un trono dove mettiamo le cose importanti, quando diciamo a una persona che ci sta a cuore significa che le vogliamo bene, che ci interessa, che è importante. Ma quale parola di Gesù vogliamo mettere al centro oggi? Non è una parola sola di Gesù che dobbiamo mettere al centro, perché Gesù è la Parola, Gesù vuole stare al centro del nostro cuore.
È questo anche il senso di ciò che Gesù ha detto nel brano di Vangelo ascoltato oggi: Gesù passa lungo il mar di Galilea, che in realtà è un lago, e a quei pescatori, che iniziano lì a diventare suoi discepoli, dice: ‘Vi farò pescatori di uomini’. Cosa vuol dire questo? Dio vuole pescatori un po ‘particolari: Dio pesca insieme con la rete e con la canna, perché pesca tutti, ma lo fa singolarmente, vede ciascuno di noi, uno a uno, ci ama singolarmente e amandoci singolarmente ci salva tutti.
Ma da cosa deve salvarci? Un pesce in acqua vive e muore se viene pescato, ma al contrario un uomo sott’acqua muore, per cui Gesù, invitando i discepoli a essere pescatori di uomini, ci dice che vuole tirarci fuori da quelle cose che non ci lasciano vivere bene, le troppe preoccupazioni, le troppe paure, le nostre miserie che ci soffocano; Gesù comanda di tirarci fuori da lì, di farci uscire dalle paure, dai sensi di colpa che ci fanno passare tre quarti del nostro tempo a darci addosso: finiscila, vieni fuori! E pescate gli uomini a uno a uno, tirateli fuori dalle cose che impediscono di vivere e uno alla volta li salverete tutti!
Questa Parola, che noi abbiamo ascoltato oggi, è stata pronunciata quasi duemila anni fa, vicino a un lago di una terra lontanissima, in un paesino poverissimo; però ancora oggi è vera, perché ancora oggi Gesù dice di andare e che ci farà pescatori di uomini e anche noi, ancora prima, siamo stati pescati dal Signore, anche noi siamo qui perché crediamo a Gesù. Questa Parola è vera a distanza di duemila anni perché Gesù aveva ragione e noi siamo qui perché quegli uomini gli hanno obbedito e hanno fatto proprio questo: i pescatori di uomini”.